Blue Beetle, la recensione: il successo della leggerezza

Blue Beetle l'eroe in combattimento

Blue Beetle è un film che, contro ogni aspettativa, è riuscito nel difficile compito di ristabilire un po’ di fiducia nel pubblico appassionato dei supereroi DC, sicuramente dopo questo ciclo confuso durato ben 10 anni a cui si è arrivati alla chiusura con il rilancio dello stesso ad opera di James Gunn.

Poco è servito l’entusiasmo generato prima dell’uscita di The Flash, film che ha pesantemente segnato record negativi al boxoffice, sicuramente influenzati dalla scelta di James Gunn di comunicare con un anno di anticipo tutto quello che verrà dopo questo 2023 cinematografico a cui seguirà il 2024 che vedrà l’inizio ufficiale del nuovo DCU. Vi raccontiamo tutto in questa recensione di Blue Beetle.

Blue Beetle, la recensione

Blue Beetle jaime reyes senza maschera

Forte della spinta latina e messicana, Blue Beetle si imposta nel pubblico per essere un supereroe costruito su questi stessi stilemi, un po’ come già successo per Black Panther sul fronte Marvel, rendere usi, costumi e stilemi qualcosa di estremamente iconico nella costruzione morale di un personaggio.

Jaime Reyes dunque è il classico ragazzo ventenne che torna nella sua “favelas” dopo essersi laureato a legge a Gotham, ma mentre i piccoli borghi vivono nella povertà, la città ultratecnologica si espande a macchia d’olio, schiacciando i più piccoli. Ecco dunque che l’innesto di uno scarabeo alieno che dona poteri sovrumani rientra in un contesto sociale non indifferente: il ragazzo piccolo, lo scarabeo ripugnante contro i signori guerrafondai e colonialisti.

Blue Beetle, la spiegazione del finale

Alla costruzione di una comicità genuina e traghettata dalla numerosa e variopinta famiglia Reyes, si contrappone una storia estremamente semplice e lineare, che non lascia mai dubbi su quel che si sta guardando. Magari i dubbi vengono nel modo in cui alcuni eventi vengono narrati superficialmente: del vecchio retaggio di Blue Beetle ne veniamo a sapere minuto dopo minuto (e per alcune cose è normale pensare al Watchmen di Zack Snyder), ma della natura aliena dello scarabeo sappiamo poco nulla e non basta certo un’infarinatura generale per saziare i più curiosi o appassionati.

Narrativamente solido con buone interpretazioni, il film purtroppo presta il fianco ad una CGI non sempre soddisfacente, che rivela la sua essenza plasticosa in particolare nella realizzazione del nemico Carapax. C’è anche da sottolineare che la stessa confezione del film non tradisce i piani originali di distribuzione, che volevano il film uscire solo sulla piattaforma streaming di Warner Bros, MAX. Sono evidenti dunque alcuni limiti di messa in scena che comunque non risultano mai un difetto concreto.

Tutto il comparto che tocca l’avventura e l’azione è promosso, con buonissime coreografie dei combattimenti e gran varietà di situazioni. Blue Beetle a tutti gli effetti è un primo prototipo di quello che sarà il DCU di James Gunn, che ha già confermato che il personaggio verrà poi introdotto anche nella sua visione. Insomma, se con Superman Legacy avrà ufficialmente inizio il nuovo corso, Blue Beetle segue il percorso di Creature Commandos, con un prodotto facente parte dell’universo, ma momentaneamente in panchina per poi entrare di prepotenza in partita nel 2025.

Per ora è un buona la prima, in attesa di vedere come tutti i pezzi si incasteranno.

VOTO FINALE: 7

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